Apple e l’acquisizione di Tueo | Riflessioni sul futuro dell’app Salute

Con l’acquisizione da parte di Apple dell’azienda Tueo che monitora l’asma mi è venuto in mente questa mia riflessione: si sta sempre di più delineato quale sarà e sta diventando o uno dei punti di forti di Apple nei prossimi anni. L’azienda non è nuova in queste acquisizioni volte alla salute, se pensiamo che l’Apple Watch è stato convertito da semplice “smartwatch” ad un completo e sofisticato dispositivo di prevenzione, basti pensare all’EGC interno o al sistema di soccorso in caso di cadute. Già l’acquisizione di Gliimpsee nel 2016, un’azienda specializzata nella gestione e condivisione dei dati medici personali dei pazienti americani, doveva far capire che l’intento è proprio quello creare un ecosistema sanitario efficiente di auto-prevenzione. 

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L’azienda di Cupertino sta facendo quello che tanti anni fa fece il governo americano (sotto Obama) spingendo all’utilizzo di dispositivi per il monitoraggio della propria salute i famosi fitnesstracker così facendo sapeva benissimo che una persona sarebbe stata più coscienziosa e non avrebbe richiesto e utilizzato le strutture sanitarie con tanta frequenza come avveniva prima. Apple ovviamente unisce questo al fatto di legare il tutto ad un ecosistema, come avviene ora tramite l’applicazione Salute, dove al suo interno possiamo trovare tutti nostri dati monitorati ed inviati da applicazioni esterne o hardware esterno. Non mi stupirei se in futuro con tutto questo ecosistema noi stessi potremmo auto-diagnosticare una malattia o monitorare il nostro stato di salute in modo preciso, andando a escludere e facendo quindi estinguere la figura del medico, che rimarranno solo quando sarà il caso di intervenire fisicamente su noi stessi tramite interventi chirurgici o similari.  Voi che cosa ne pensate? Vi siete mai chiesti se tutto questo in futuro sarà possibile? Il contatto umano medico paziente sarà ancora necessario? Io sono affascinato dall’ipotesi di avere una costante analisi clinica del mio stato, il tutto semplicemente a portata di mano. 

Scrivere la biografia è la cosa che mi spaventa di più, ma proviamoci. Sono un viaggiatore incallito appena ho un momento prendo e scappo via, porto sempre con me una fotocamera e una lente super wide magari anche fish-eye. Quando vedete il mio nome significa che si sta parlando di wearable, fotografia, Linux o di tastiere meccaniche, che acquisto in maniera compulsiva. Profondo sostenitore che i switch migliori non esistono vago per il web alla ricerca di nuovi mondi inesplorati [click].