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Fitbit Sleep Score è la nuova funzione che promette di farci dormire meglio

Fitbit

Fitbit sta sicuramente solcando un ottimo momento, specialmente ora che sta trovando sempre più riscontro come fitness tracker quotidiano perché risulta facile, carino esteticamente e fa bene un po’ tutto.

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Diventerà sicuramente ancora più perfetto quando l’azienda deciderà di rilasciare sul mercato Sleep Score che ad oggi è ancora in beta ma che si prospetta veramente interessante. Fitbit infatti ha deciso di portare il monitoraggio del sonno su dei livelli ancora più alti andando a fornire all’utente finale ancora più dati durante il proprio sonno tracciato con Fitbit. L’utente finale potrà scoprire oltre che alla qualità del proprio sonno anche approfondimenti sulla qualità della respirazione, i livelli di ossigeno nel sangue e il tutto con dati molto precisi perché il sistema va a sfruttare il sensore SpO2 presente all’interno dei più moderni wearable della casa americana come Versa, Ionic e Charge 3.  La prima cosa che balzerà all’occhio è l’introduzione di  tre punteggi. Il primo  punteggio misura la qualità del sonno alla fine di ogni notte, un feedback che ci servirà per capire a noi la bontà del nostro riposo. Questo punteggio ovviamente non è dato a caso ma bensì è la combinazione di tre fattori: la durata del sonno, il riposo medio e l’obiettivi di sveglia (quando ci vorremmo svegliare). Il tutto poi  viene scremato in base alla fascia di età e della vita che facciamo. Esiste però un secondo punteggio che è chiamato Sleep Depth, e viene calcolato da quanto tempo trascorriamo nel sonno profondo e la fase REM. Il terzo punteggio chiamato Revitalization è veramente interessante, qui si utilizza il sensore SpO2 in maniera veramente importante, infatti viene utilizzato per misurare la saturazione di ossigeno nel sangue durante il sonno, cercando anche disturbi respiratori e confrontando le frequenze cardiache durante il sonno fino alle ore di veglia. Purtroppo parlando di una fase beta non possiamo parlare di affidabilità o dati reali su soggetti “concreti, ma personalmente spero che arrivi presto e che riesca veramente a dare uno spettro sulla qualità del sonno, specialmente perché è uno di quelli aspetti che sottovalutiamo nella nostra vita.

SOURCE wearable.com
Scrivere la biografia è la cosa che mi spaventa di più, ma proviamoci. Sono un viaggiatore incallito appena ho un momento prendo e scappo via, porto sempre con me una fotocamera e una lente super wide magari anche fish-eye. Quando vedete il mio nome significa che si sta parlando di wearable, fotografia, Linux o di tastiere meccaniche, che acquisto in maniera compulsiva. Profondo sostenitore che i switch migliori non esistono vago per il web alla ricerca di nuovi mondi inesplorati [click].
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