Fujifilm celebra il Festival di Fotografia di Bergamo | Un percorso tra presente e futuro

Fujifilm

Fujifilm non si fa trovare impreparata e rinnova il suo supporto al Festival di Fotografia di Bergamo che celebra così la sua seconda edizione.

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L’edizione che sarà disponibile sino all’11 novembre 2018, vuole celebrare la città di Bergamo accompagnando l’utente alla scoperta dei luoghi nascosti e significativi di Bergamo Alta, dando visione non convenzionale della città immergendosi in scorci caratteristici e molto suggestivi. La collaborazione con il brand giapponese è stato molto semplice, poiché ambedue hanno la stessa visione di intenti, ossia quella di dare un opportunità alla fotografia di emergere come importante volano culturale riuscendo a parlare a un pubblico vasto ed eterogeneo. Il tema scelto per questa edizione è «Equilibrio Sottile» e ha come focus centrale il degrado generato dall’azione incurante dell’uomo. Intorno a questo tema si svolgeranno mostre, incontri e dibattiti con l’invito che è stato esteso anche a grandi maestri fotografi e giovani promesse della fotografia. I lavori ed i progetti di ricerca sono incentrato sui danni che l’uomo ha provocato, dal cambiamento climatico per prendere atto e coscienza di cio che si sta andando incontro fino alla conoscenza di cio che il futuro può offrirci se non interveniamo nel giro del breve.

Il Festival sarà anche impreziosito dall’esposizione all’interno del Monastero del Carmine, Bergamo Alta della mostra «Huger Solutions» con relativa installazione multimediale a firma di Luca Locatelli vincitore del World Press Photo 2018, nonché tra i più apprezzati fotografi a tematiche ambientali. Sarà anche possibile incontrare l’autore domenica 4 novembra alle ore 15:00 presso la Sala del Teatro Tascabile del Monastero del Carimine di Bergamo. Non si può certo però tralasciare anche la possibilità che Fujifilm da a tutti i partecipanti di toccare con mano e provare le nuove camere di casa Fuji. Partendo dalla Serie X fino alla gamma GFX.

Scrivere la biografia è la cosa che mi spaventa di più, ma proviamoci. Sono un viaggiatore incallito appena ho un momento prendo e scappo via, porto sempre con me una fotocamera e una lente super wide magari anche fish-eye. Quando vedete il mio nome significa che si sta parlando di wearable, fotografia, Linux o di tastiere meccaniche, che acquisto in maniera compulsiva. Profondo sostenitore che i switch migliori non esistono vago per il web alla ricerca di nuovi mondi inesplorati [click].