Google Meet si aggiorna e arriva la Low-Light Mode

In periodi di pandemia, di distanziamento sociale e di smart working abbiamo assistito al boom dei servizi di videochiamata i quali, nel corso di queste settimane, stanno continuando ad aggiornarsi per soddisfare le esigenze degli utenti in costante crescita. Google Meet non è da meno e l’ultimo aggiornamento ha introdotto funzioni molto interessanti in termini di usabilità e mera qualità delle chiamate.

Il più grande miglioramento dell’usabilità è un layout piastrellato di Google Meet che supporta fino a 16 partecipanti contemporaneamente. Questa griglia 4 × 4 viene inizialmente implementata sul Web e sostituisce il precedente limite di quattro persone.

Tocca il menu “Altro” di overflow nell’angolo in basso a destra e seleziona “Cambia layout”. Altre opzioni includono Auto, Spotlight e Sidebar. Il supporto per più dispositivi sta arrivando insieme agli aggiornamenti per riunioni più grandi e “layout di presentazione migliori”.

Google Meet

 

Nel frattempo, sarà possibile scegliere di “presentare una scheda Chrome” direttamente invece di dover mostrare l’intera finestra o lo schermo.

Se si cambia la visualizzazione in una nuova scheda, un pop-up chiederà se si desidera passare alla presentazione della nuova scheda o continuare a presentare la scheda precedente, semplificando lo spostamento tra le schede e il controllo delle informazioni condivise con la riunione.

La low-light mode è sicuramente la funzione più affascinante e complessa poichè usa tutte le conoscenze in ambito AI di Google.

Attivato per impostazione predefinita, l’opzione “adjust for very low light” è già in arrivo per tutti.

Funziona durante una chiamata quando le condizioni di luminosità cambiano e sarà completamente disponibile nelle prossime due settimane.

I miglioramenti video inizieranno cinque secondi dopo essere entrati in un’area con scarsa illuminazione. Man mano che le condizioni di illuminazione cambiano, Meet si adatterà in modo intelligente, ad esempio aumentando i miglioramenti man mano che le condizioni di illuminazione peggiorano e disattivano l’elaborazione quando le condizioni di illuminazione migliorano.