Huawei e se non tutti i mali vengono per nuocere ?

Se la questione Ban da parte del governo americano verso i prodotti Huawei fosse una cosa positiva per l’azienda cinese? Un modo o un pretesto per far vedere a tutti gli altri produttori che ce la si può fare anche senza Google. Huawei ha sia la potenza economica che tecnica per tirare su un proprio market e ottimizzare i propri servizi per esser Google Less.

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Quanto è bello il termine Google Less, penso che nelle stanze “anti panico” dell’azienda cinese si stia discutendo di questo e che alla fine loro stessi hanno capito che questa può essere un’opportunità per far vedere al mondo e a tutti che questa strada (Google Less) è fattibile e percorribile anche se fa paura. La curiosità nel vedere in che modo il colosso asiatico si rialzerà è tanta con quote di mercato così importanti e non parlo del mondo interno ma parlo del nostro mercato, quel mercato che a detta di Pier Giorgio Furcas, deputy general manager consumer business group di Huawei per l’Italia è il secondo mercato dopo la madrepatria Cina. Sicuramente ha come metro di giudizio per capire dove andare abbastanza facilitato dai precedenti tentativi dei suoi colleghi produttori o similari comeSamsung con Taizen oppure Mozilla con FireOS o Ubuntu, insomma capire dove si deve o non si deve andare è abbastanza facile. Parlando della  botta mediatica che c’è stata e che sicuramente ci sarà ancora per molto è fuori discussione che questo genererà e ha generato un forte rallentamento del mercato con conseguente indebolimento della percezione del brand, ma io personalmente credo che che sulla lunga e se studierà bene il da farsi possa veramente essere la famosa crepa nella roccia che da lì con un niente possa aprire e sfaldare la montagna chiamata Google. La credibilità ce l’ha ancora e una buona community anche ora sta a lei sviluppare una via di fuga che la possa esaltare e farla diventare da semplice carne da cannone a martire e poi salvatore della patria. Voi cosa ne pensate? Ditecelo nel box dei commenti.

Scrivere la biografia è la cosa che mi spaventa di più, ma proviamoci. Sono un viaggiatore incallito appena ho un momento prendo e scappo via, porto sempre con me una fotocamera e una lente super wide magari anche fish-eye. Quando vedete il mio nome significa che si sta parlando di wearable, fotografia, Linux o di tastiere meccaniche, che acquisto in maniera compulsiva. Profondo sostenitore che i switch migliori non esistono vago per il web alla ricerca di nuovi mondi inesplorati [click].