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Parallels 14 per Mac | Prime impressioni e novità

Parallels14

Parallels è un software per chi non lo conoscesse che permette l’emulazione di altri sistemi operativi tramite macchine virtuali. Questa pratica è molto utile sopratutto a chi vuole avare più sistemi operativi sullo stesso computer in contemporanea, senza dover per forza spegnere e avviare il nuovo sistema operativo. Questo a differenza di Bootcamp è possibile perché non installa il sistema operativo alternativo (Microsoft,Linux, FreeBSD, ecc) su una partizione fisica del nostro computer, ma bensì crea delle macchine virtuali (una sorta di conteniture) perfettamente compatibili con l’hardware del computer. Ogni macchina virtuale più essere configurata con un quantitativo di RAM assegnato da noi e da uno spazio dedicato sempre scelto in fase di installazione.

LA VERSIONE PRECEDENTE: Parallels Desktop 13: il primo emulatore a portare le applicazioni Windows sulla Touch Bar

Noi di Spazio iTech abbiamo avuto il piacere di poter provare con mano il nuovo nato, Parallels 14 per Mac e grazie alla collaborazione di Beatrice Vogel «Communications Manager di Parallels» abbiamo potuto toccare con mano le novità.

Meno spazio occupato

La mia curiosità era sopratutto rivolta al lavoro svolto dall’azienda nel cercare di far occupare meno spazio alla macchina virtuale. Il tutto è stato possibile grazie all’attenta analisi che fa il programma sulle risorse occupate da Osx e dal SO virtualizzato, andando di volta in volta a suggerirci azioni per liberare spazio, come cancellare la cache delle applicazioni o file troppo pesanti e poco utilizzati.

Touch Bar completamente personalizzabile

Il programma mostratoci era in funzione su di un Macbook Pro 13 pollici con Touch Bar dove l’integrazione di quest’ultima è stata migliorata rispetto alla versione 13. Infatti attraverso un semplice drag and drop potremmo inserire delle scorciatoie completamente personalizzabili in funzione del sistema operativo o programma che è in quel momento attivo, molto utile specialmente per tutte quelle persone che lavorano con macchine Apple ma che necessitano di far girare applicativi per Windows; un esempio può essere AutoCad che ora è possibile avviare e personalizzare in modo da avere sullaTouch Bar una serie di funzioni molto comode durante il workflow quotidiano.

Supporto alla pressione

Il nuovo applicativo introduce anche il supporto alla pressione, attraverso Microfosft Ink potremmo firmare dei documenti e sfruttare la sensibilità della pressione con software come PowerPoint,Photoshop, Illustrator, CorelDRAW e tanti altri. In fase di presentazione è stato molto convincente il demo mostratoci, dove si evidenziava l’assenza di lag o di impuntamenti durante l’utilizzo, il tutto risultata fluido e senza alcuna incertezza.

Che Hardware serve?

Tutto questo è sicuramente molto bello e affascinante ma la mia domanda è stata: che hardware serve per poter avere un’esperienza più fluida possibile?. Il test è stato fatto con un Macbook Pro 13 pollici conTouch Bar, quello con 8/256GB ed il tutto è risultato estremamente fluido, la stessa Beatrice Vogel ci ha confermato che il tutto è stato ottimizzato per essere fruibile anche su computer più datati, ovviamente il tutto rapportato alle funzioni che andremo a svolgere. Io personalmente ho provato a emulare una distro Linux, più precisamente una Ubuntu 18.04.01 la quale è risultata fluida e scattante anche al primo avvio senza dover smanettare con impostazioni o parametri strani. Con questa configurazione sono riuscito senza problemi a utilizzare Ubuntu mentre  Final Cut Pro X esportava una serie di filmati. Sicuramente con un Windows 10 avrei avuto le medesime prestazioni se non migliori grazie allo sviluppo pensato per il SO di Redmond.

Se pensate che in commercio ci sono alternative economiche o addirittura alternative fate bene, ma nessuna di queste è pacchettizzata e offerta con un corollario di funzioni così completo. Sempre stupefacente la modalità «Coherence mode» che ci permette una volta avviata di far girare applicazioni di un altro sistema operativo in finestra, quasi da non accorgersi che si sta emulando un altro SO.

Supporto Monitor 5K

Parallels 14 introduce inoltre il supporto OpenGL con importanti miglioramenti per SketchUp 2017/2018, CTVox, DIALux 8 e OriginLab. Ora si potranno usare senza problemi schermi esterni con risoluzione fino a 5K. Parlando di prezzi le versioni disponibili saranno tre: Parallels Desktop 14 per Mac, Parallels Desktop per Mac Pro Edition e Parallels Desktop per Mac Business Edition, disponibili sia per gli abbonati sia per colore che aggiorneranno da Parallels Desktop 12 e 13. Prezzi che partiranno per la versione Desktop 14 per Mac da €79,99 per un abbonamento annuale o €99,99 per una licenza a vita. I clienti che hanno già una licenza a vita delle versioni 12 e 13 potranno aggiornare ad un costo di €49,99 euro. L’abbonamento comprende anche un abbonamento gratuito a Parallels Toolbox per Mac e Windows oltre a Parallels Access. Parallels Toolbox è una toolbar che consente di eseguire azioni rapide come fare uno screenshot, creare un video del proprio schermo o semplicemente liberare memoria ram tutto tramite delle funzioni accessibili tramite il pannello proprietario dell’applicazione. Il software è già predisposto a Mojave con il supporto alla dark mode visibile già nella sua livrea nera.

Ringrazio personalmente Paralles per averci fatto partecipi di questa anteprima e speriamo di poter vedere uno sviluppo costante e concreto di questo software.

Scrivere la biografia è la cosa che mi spaventa di più, ma proviamoci. Sono un viaggiatore incallito appena ho un momento prendo e scappo via, porto sempre con me una fotocamera e una lente super wide magari anche fish-eye. Quando vedete il mio nome significa che si sta parlando di wearable, fotografia, Linux o di tastiere meccaniche, che acquisto in maniera compulsiva. Profondo sostenitore che i switch migliori non esistono vago per il web alla ricerca di nuovi mondi inesplorati [click].
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