RECENSIONE Wiko View2 Go | Non si vive di soli top di gamma

Wiko View2 Go

 

Wiko View2 Go è il nuovo smartphone di fascia medio bassa della casa francese e la prima cosa che mi è saltata all’occhio una volta aperta la scatola è stato il vistoso notch. Questo deve farci capire che il dispositivo se pur economico ha la possibilità di essere sbloccato tramite il volto. Tengo a dirvi però che se la famosa “tacca” non dovesse piacere, tranquilli tramite software si potrà nascondere.


I 5,93 pollici di diagonale sono sufficienti e anzi sono secondo me giusti per la maggior parte di utilizzi. Parlando più nello specifico stiamo osservando un Full HD IPS LCD che si comporta bene e anche sotto la luce del sole non mi ha dato particolari problemi. I 331 ppi sono più che sufficienti per godere a pieno di contenuti multimediali e giochi senza rimanere delusi. La vistosa tacca che campeggia al centro del display è senza ombra di dubbio molto similare a quella presente sui dispositivi di casa Apple, questo però non vuole essere una critica ma bensì una constatazione fatta appena aperta la scatola. Il comparto hardware presente al sui interno comprende la camera frontale da 5 Megapixel che viene usata per attivare il riconoscimento del volto nella fase dello sblocco del device ed il sensore di prossimità ed il sensore di luminosità oltre alla cassa auricolare. Lo sblocco con il volto per ragioni di cose come prezzo e tecnologia è meno pregiato di quello dei fratelli più costosi sul mercato, questo lo si vede specialmente in situazioni di scarsa luminosità.

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Il frontale pecca dello stesso difetto trovato sullo Xiaomi Redmi Note 7 che ho provato qualche tempo fa, quello di non avere simmetria tra la parte superiore e quella inferiore, con quel “mentone” che difficilmente riesco a digerire, specialmente perché con tutto quello spazio che invita quasi al posizionamento di un lettore d’impronte digitali. Vi dico questo perché come avete visto dal video il terminale non presenta nessun lettore d’impronte neanche sulla parte posteriore che nel mio caso è specchiata e che trovo veramente bellissima. La back cover è in plastica questo ci permette di aver un telefono leggero ma non ci da la sensazione premium che forse nel 2019 anche su un terminale di questa fascia mi aspetterei. Avere il retro specchiato nel mio caso è stato molto bello e vi porterà a utilizzare il terminale senza brutte cover o pellicole varie, a patto di mettersi l’anima in pace con i micro graffi e sopratutto con le ditate, vera bestia nera da combattere. Il frame è solido e presenta due “stranezze”: il connettore Micro-USB (ancora lui si) decentrato verso un lato del telefono e la mancanza dell’altoparlante che trova la sua collocazione sulla parte posteriore del telefono, una scelta che definirei rétro. La presenza dello speaker sul posteriore è una soluzione molto particolare che io non ho gradito perché la propagazione del suono viene alterata dalla superficie dove lo smartphone viene appoggiato. Nota invece positiva la possibilità di utilizzare due sim (nano) contemporaneamente senza perdere l’espansione di memoria tramite Micro-SD.

 

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Parlando di hardware il telefono è dotato di un processore octa-core Qualcomm Snapdragon 435 da 1,4Ghz una GPU Adreno 505 e 3GB di RAM 32GB di memoria interna espandibili tramite Micro-SD. Tutto questo si traduce in delle prestazioni interessanti per la fascia di prezzo a cui si rivolge, il telefono è risultato sempre utilizzabile in ogni situazione, in una giornata tipica della stragrande maggioranza degli utenti con programmi di messaggistica come Whatsapp, Telegram o FB Messanger alla navigazione sul web o allo scorrere il feed di Instagram non ci saranno problemi lui porta a casa la pagnotta senza nessun problema. Il tutto ci tengo a dire è rapportato ovviamente al prezzo e al target a cui è rivolto, Wiko con questo terminale non vuole farvi riconsiderare il vostro top di gamma o fare da outsider in qualche comparativa, lui è perfetto per chi deve svolgere tutte quelle operazioni “quotidiane” senza particolari intoppi. Lato autonomia ottimi i 4000mAh di batteria che sono praticamente eterni e che vi porteranno a sera senza problemi.

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Il comparto camera è quello che io personalmente testo e provo con più “cattiveria” (passatemi il termine). Le fotocamera (la posteriore da 12 Megapixel e quella anteriore da 5 Megapixel) sono accettabili per un utilizzo social o per produrre immagini da allegare a mail o chat varie. I sensori sono dei Sony IMX486 che si comportano più che benone in presenza di una buona dose di luminosità, la questione cambia nel momento in cui la luce cala e la foto ne risulterà impastata e priva di dettagli. Ottimo il software della fotocamera che nella sua semplicità ha comunque una modalità notturna e sopratutto la possibilità di passare ad una modalità PRO che permette di agire manualmente su alcuni parametri come ISO, Shutter Speed e altro. Peccato che la modalità ritratto non è altro che un semplice effetto sfocato applicato all’esterno del viso del soggetto, spesso non risulta preciso e quindi sconsiglio l’utilizzo.

Wiko View2 Go

 

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Tirando le somme Wiko View2 Go per me è un terminale completo che ha delle mancanze (un lettore d’impronte digitali sarebbe stata cosa gradita ed un comparto fotografico più rifinito) ma che nel complesso il prezzo e le prestazioni lo salvano quasi su tutto il fronte. Se la cava bene anche nelle foto di giorno cosa che invece non avviene quando la luce incomincia a scarseggiare. Il prezzo a cui viene offerto oscilla dai 130 ai 150 euro è in linea con quanto visto, forse solo Xiaomi può far di meglio e può risultare un degno rivale se non vincere in alcuni scontri.

Scrivere la biografia è la cosa che mi spaventa di più, ma proviamoci. Sono un viaggiatore incallito appena ho un momento prendo e scappo via, porto sempre con me una fotocamera e una lente super wide magari anche fish-eye. Quando vedete il mio nome significa che si sta parlando di wearable, fotografia, Linux o di tastiere meccaniche, che acquisto in maniera compulsiva. Profondo sostenitore che i switch migliori non esistono vago per il web alla ricerca di nuovi mondi inesplorati [click].