Social, web e privacy: come tenere i propri dati sempre al sicuro in 4 mosse

In un mondo sempre più interconnesso e che fa ricorso a internet in maniera ormai massiva (dato che nel 2019 abbiamo passato una media di 6 ore al giorno online) gli attacchi hacker e i furti di identità si stanno diffondendo a macchia d’olio, con rischi che si moltiplicano quando si naviga sul web. Ecco perché diventa ora importantissimo imparare a proteggere la propria privacy e i propri dati: vediamo quindi quattro consigli per riuscire a farlo al meglio.

Messaggistica: scegliere sempre un’app con cifratura end-to-end

Non troppo tempo fa, la celebre applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp ha comunicato a tutti i suoi utenti di aver abilitato una cifratura end-to-end per i dati scambiati. Ma di cosa si tratta? Al contrario di quanto avviene nelle app che usano cifratura in transito, nel caso di quella end-to-end le conversazioni degli utenti non vengono immagazzinate sui server del fornitore del servizio; se l’app stessa non conosce il contenuto delle chat, anche per gli hacker non sarà semplice scoprirlo. Ecco perché la cifratura end-to-end è sempre più sicura.

Localizzazione e tracciamento

I browser che utilizziamo per accedere a internet dal pc possono localizzare la nostra posizione e tracciare il traffico internet tramite i cookies, strumenti utilizzati per personalizzare l’esperienza sul web soprattutto dal punto di vista degli annunci pubblicitari mostrati. Il modo migliore per risolvere questa situazione e tutelare i propri dati, in genere, è scegliere l’estensione della VPN per Chrome: un modo sicuro e veloce per riuscire a navigare in completo anonimato. In maniera estremamente sintetica, la VPN è uno strumento grazie al quale viene creata una connessione sicura facendo passare il traffico dati attraverso un tunnel virtuale criptato, in modo da rendere non identificabili posizione e indirizzo IP, e facendo quindi diventare meno vulnerabile agli attacchi il proprio dispositivo.

Scegliere password affidabili

La pigrizia è nemica di chi vuole proteggere i propri dati dalle insidie del web e questo vale soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo delle password. La scelta non dovrebbe mai ricadere su parole semplici e troppo brevi, ma dovrebbe invece includere sia numeri che caratteri speciali. Inoltre, anche usare la stessa password per tutti i servizi è una mossa azzardata, visto che una volta che un hacker la scopre ha potenzialmente accesso alla propria identità digitale. Meglio puntare quindi su password lunghe e uniche, magari aiutandosi con un servizio di password manager per gestirle.

Rivedere le impostazioni privacy sui social

I social network fanno parte della vita quotidiana di ognuno di noi e proprio per questo sono diventati una vera finestra sul mondo, in cui spesso se non si sta attenti si finisce per sbandierare ai quattro venti cose che si preferirebbe tenere private. Meglio quindi ricontrollare sempre le proprie impostazioni sulla privacy su social come Facebook, decidendo quindi quali informazioni condividere con amici e con gli sconosciuti e schermando meglio il proprio profilo personale. Inutile dire che per una privacy maggiore è sempre meglio evitare di accettare richieste d’amicizia o follow da utenti che non si conoscono e che sembrano sospetti.

In un mondo in continua evoluzione e in cui siamo sempre più connessi capire come proteggere la propria privacy e la propria identità diventa sempre più importante. Con i consigli visti oggi, sarà possibile riuscire a navigare in maniera più sicura.

Seguo la tecnologia fin da bambino, ho continuato questa mia passione tramite gli studi di ingegneria. Il settore che amo di più è quello mobile, ma ho una grande passione per il gaming PC. Lo smartphone che preferisco utilizzare è il Google Pixel, quando si prova l'esperienza utente pura di Google è difficile tornare indietro. Campo che sto cominciando ad inseguire ed approfondire è il settore delle reti e delle comunicazioni, mi affascina per la velocità di evoluzione e tutte le potenzialità che ha ancora inespresse.