Un Malware mascherato da Google Foto appare sul Microsoft Store

Google Foto

Google non ha mai appoggiato in pieno l’utilizzo dei market proprietari come finestra dei propri prodotti e servizi. Basti pensare che non vi sono applicazioni targate Google su market come il Mac App Store e Microsoft Store.

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Purtroppo l’ultima definizione non è propriamente vera, questo perché giusto qualche giorno fa è comparsa sullo store di Microsoft l’applicazione Google Foto con tanto di scritta «pubblicata da Google LLC», la quale però non era minimamente stata presentata dall’azienda californiana. Infatti si trattava di un vero e proprio falso che nient’altro non era che un malware mascherato da app Google. Ancora però non ci si spiega come siano riusciti a bypassare i filtri di sicurezza dello store di Redmond e diventare disponibile al download.

I più attenti comunque avevano già scovato la magagna perché Google LLC non è un editore ufficiale di Microsoft Windows Store, e quindi la cosa non quadrava, se poi ci aggiungiamo la moltitudine di recensione negative che avvertivano che esso fosse un malware, abbiamo sicuramente tutto più a fuoco. L’applicazione sostanzialmente chiedeva di inserire le proprie credenziali Google e quindi così facendo sarebbero state compromesse. La cosa positiva se vogliamo che non tantissime persone sono state coinvolte in questo caso, anche visto lo scarso interesse verso lo Store di Microsoft. Google comunque non ha rilasciato nessuna dichiarazione sulle modalità con cui intende intervenire, dall’altra parte Microsoft ha prontamente rimosso l’applicazione che quindi ad oggi non è più -fortunatamente- disponibile sullo store. Personalmente consiglio sempre a tutti di andare molto cauti nello scaricare applicazioni, fatevi prima un giro tra le recensioni e non fermatevi alle prime che trovate in cima ma leggetene una decina e sopratutto andate a trovare quelle negative per avere un quadro generale più dettagliato,specialmente queste raccomandazioni sono importanti quando andiamo a inserire dei dati sensibili.

SOURCEnews.softpedia.com
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