Immuni, le specifiche e come funziona contro la diffusione della pandemia

Immuni è una soluzione tecnologica incentrata su un’app per smartphone iOS e Android

Immuni ci aiuta a combattere la pandemia di COVID-19 informando gli utenti a rischio di trasportare il virus il più presto possibile, anche quando sono asintomatici. Questi utenti possono quindi isolarsi per evitare di infettare gli altri e consultare un medico.

La progettazione e lo sviluppo di Immuni si basano su cinque principi principali: utilità, accuratezza, scalabilità, trasparenza e privacy.

È dotato di un sistema di tracciamento dei contatti basato su Bluetooth Low Energy: quando due utenti si avvicinano sufficientemente l’uno all’altro per un tempo sufficiente, i loro dispositivi registrano reciprocamente l’identificatore di prossimità a rotazione nella loro memoria locale. Questi identificatori sono generati da chiavi di esposizione temporanee e cambiano più volte all’ora. Queste chiavi vengono generate casualmente e cambiano una volta al giorno.

Quando un utente risulta positivo per SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19, ha la possibilità di caricare su un server le sue recenti chiavi di esposizione temporanea. Questa operazione può avvenire solo con la convalida di un operatore sanitario.

L’app scarica periodicamente le nuove chiavi di esposizione temporanea e le utilizza per ricavare gli identificativi di prossimità a rotazione degli utenti infetti per il passato recente. Quindi li confronta con quelli memorizzati nella memoria del dispositivo e avvisa l’utente se si è verificato un contatto rischioso.

Il sistema non utilizza alcun dato di geolocalizzazione, compresi i dati GPS

Pertanto, l’app non può dire dove si è verificato il contatto con un utente potenzialmente contagioso, né le identità delle persone coinvolte.
Per implementare la sua funzionalità di tracciamento dei contatti, Immuni sfrutta il framework di notifica dell’esposizione di Apple e Google. Ciò consente a Immuni di essere più resistente di quanto sarebbe altrimenti possibile.

Oltre alle chiavi di esposizione temporanee, l’app Immuni invia anche al server alcuni dati di analisi. Questi includono informazioni epidemiologiche e tecniche e sono inviati allo scopo di aiutare il Servizio Sanitario Nazionale a fornire un’assistenza efficace agli utenti, in conformità con l’art. 6.2.b e 6.3 del Decreto Legge 28/2020.

Immuni è stato sviluppato prestando molta attenzione alla privacy degli utenti e sono state prese alcune misure per proteggerlo. Ad esempio, l’app non raccoglie dati personali che rivelerebbero l’identità dell’utente, come il nome, l’età, l’indirizzo, l’e-mail o il numero di telefono dell’utente.