Rubrica Fotografica ⎢Come fare vlog con lo smartphone?

Vlog

Questo articolo fa fede al video uscito qualche giorno fa dove, prendendo la palla al balzo durante il Web Marketing Festival decido di girare il video dell’evento con il solo ausilio di uno smartphone e qualche accessorio. Piccola premessa: credo fortemente nell’uso dello smartphone come camera principale, a patto che questo sia di buona qualità e che venga circondato da accessori che ne migliorino le prestazioni. Lo smartphone in se per se non è adatto a svolgere un compito simile o al pari di una mirrorless anche di fascia media. Non dico per la qualità fotografica o video ma per una serie di accorgimenti e standard che sarebbe difficile ottenere a smartphone nudo e crudo. Partiamo con ordine:

Smartphone

Qui la scelta è caduta su iPhone 8 Plus (in colorazione red stupendo), scelta che trovo azzeccata per l’ottima qualità fotografica – dual camera da 12Megapixel la stessa d iPhone X – e per il processore Apple A11 Bionic che mi permette di avere tempi di elaborazione molto rapidi. Comparto video che mi da una grande flessibilità con possibilità di registrare video in 4K a 2160p, 3K 1836p, 2k 1152p e HD 1080p. Nota doverosa tutti i riferimenti a numeri e impostazioni sono presi basandosi sull’applicazione FilMic Pro. Ottimo iPhone 8 Plus anche per la durata della batteria che riesce a tenermi svariate ore di registrazione e che se proprio ho problemi posso alimentare con un powerbank. Lo smartphone deve avere una buona fotocamera ancor meglio se compatibile con le lenti Moment o comunque anche se non lo fosse si potrà ripiegare su ottiche compatibili.

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Gorillapod/ Joby a ventosa

La scelta di portare il joby a ventosa è dovuta al fatto che sapevo che mi sarebbe stato più utile potendolo attaccare banalmente al finestrino del treno o usarlo con più facilità come handgrip. La ventosa del Joby è molto resistente, e una volta posizionata nel modo corretto difficilmente potrà cadere. Il consiglio che vi do è cmq tenerla sempre pulita e usare un po di cervello nell’attaccarla su superficie dubbie. Il Joby Gorillapod è innvece ormai il dispositivo più usato dai vlogger. Spesso anche fin troppo osannato ma che non è esente da difetti. Lo preferisco in tutte quelle situazioni dove so che voglio fare un tipo di vlog più «dinamico» con continui cambi di inquadratura o banalmente il volerlo attaccare ad una ringhiera per un timelapse o per un frame. Ricordatevi che come ho detto in un passato video (metti il link sulla parola video) dopo un tot di tempo il gorillapod tende a non mantenere più la forma vedendolo inesorabilmente cedere sotto il peso della camera o smartphone.

Mount

il sostegno da me usato è un semplice «clamp» che ha il vantaggio di avere più punti di attacco per treppiede, questo è fondamentale per avere una libertà totale durante le riprese. Io a differenza di molti colleghi non ho preso quello manfrotto che secondo me è overprice e non ha nulla in più rispetto alla concorrenza. L’unica mia raccomandazione è di prenderlo ovviamente con una slitta porta flash per poter inserire il microfono senza dover impazzire con adattatori esterni o fare «accrocchi» strani. Io vi consiglio questo.

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Microfono

Parlando di audio per me è sempre un punto dolente, sono ancora alla ricerca di un setup perfetto specialmente nei miei video quotidiani. Ammetto di essere ancora un neofita e spero di migliorarlo il quanto prima possibile. In questo caso ho deciso di usare un RODE VideoMic Go che avevo già in casa e che si è comportato egregiamente. Il mio consiglio però è se volete usare questo setup di orientarvi però sulla versione RODE VideoMicro. Se usate iPhone vi dovete munire anche di un cavetto RODE SC7 da trs a trrs per far funzionare il microfono. Nel mio caso oltre al cavo ho dovuto usare anche l’adattatore lightning per via della mancanza del jack da 3.5mm.

Software

Per me l’unico programma degno di nota per fare un lavoro serio è FilMic Pro. L’applicazione che è disponibile sia per Android che per iOS è la migliore per fare dei video professionali, dispone di innumerevoli controlli manuali, come la scelta della risoluzione, FPS e persino del profilo colore da usare. In futuro vi porterò un focus approfondito di questa app. Vi basti sapere che per me è la migliore e vale fino ad ogni centesimo i circa 27 euro (17 di programma base da aggiungere però il costo delle funzioni extra) che richiede.

Scrivere la biografia è la cosa che mi spaventa di più, ma proviamoci. Sono un viaggiatore incallito appena ho un momento prendo e scappo via, porto sempre con me una fotocamera e una lente super wide magari anche fish-eye. Quando vedete il mio nome significa che si sta parlando di wearable, fotografia, Linux o di tastiere meccaniche, che acquisto in maniera compulsiva. Profondo sostenitore che i switch migliori non esistono vago per il web alla ricerca di nuovi mondi inesplorati [click].