Top 5 distribuzioni Linux del 2018

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Manca davvero poco alla fine di questo 2018 e come potevano finirlo in maniera consona noi Linux users? Se non quella di commentare la lista fatta da OMG Ubuntu sulle 5 migliori distribuzioni del 2018.

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Ubuntu 18.04 LTS

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Partiamo subito con la regina delle distro, forse quella che io consiglio per prima a tutti quelli che vogliono avvicinarsi al pinguino, Ubuntu 18.04 LTS “Bionic Beaver”. Rappresenta forse la versione più utilizzata e più amata ma anche quella più criticata che io ricordi. Il suffisso LTS sta per Long Term Support e quindi come è facile intuire è una distro che può tranquillamente stare sul PC di casa senza problemi garantendo stabilità e longevità. Longevità che in questa versione è garantita da Mark Shuttleworth per ben 10 anni quindi fino al 2028.Ubuntu è famosa per essere facile nell’utilizzo, e grazie all’Ubuntu Software Center  non abbiamo bisogno di scrivere codice per installare le applicazioni più comuni. Che altro dire ora con il nuovo look grafico GNOME è consigliatissima.

Linux Mint 19.1 “Tessa”

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Linux Mint risulta da sempre la più consigliata per tutte quelle persone che stanno combinando il percorso di avvicinamento verso Linux da un’ambiente Windows, perché la grafica e alcuni menu ricordano molto il SO di Redmond. Aspetto da non sottovalutare che Mint da sempre è stato un sistema operativo paco di risorse tanto è vero che viene supportato da sistemi operativi con anche 1GB di memoria RAM. Come per Ubuntu anche qui possiamo stare tranquilli con il supporto a lungo termine, infatti siamo coperti fino al 2023.

Fedora 29

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Se avete deciso di percorrere strade diverse da quelle di Ubuntu allora sicuramente potrete imbattervi in Fedora 29 dove verrete accolti dal fantastico GNOME 3.30 che aggiunge supporto per ZRAM e immagini ARM. Novità la presenza di Fedora Modularity che consente agli sviluppatori che lavorano con questo sistema operativo di utilizzare versioni diverse (più recenti o meno recenti) di pacchetti come e quando voglionio così da avere più versioni dello stesso programma installati contemporaneamente.

Elementary OS

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Se vogliamo è l’OSX di Linux, dalla grafica molto accattivante la versione 5 si è fatta attendere e non poco, figlia anche di importanti migliorie che la software house ha portato con se.  Il sistema ha aggiornato al desktop Pantheon con molta attenzione verso tutte le app di sistema che necessitavano di una nuova svecchiata e miglioria. Troviamo un gestore file più veloce e snello, una funzione molto interessante di pulizia della cache delle app e una stabilità e reattività generale migliore. Consigliato per chi ama il design macOS ma vuole la flessibilità di un’ambiente Unix.

Void Linux

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Vera novità anche per me vederlo in questa lista, Void è una distro interamente prodotta in modo indipendente caratterizzata dal sistema di gestione dei pacchetti XBPS. Vi sono installazioni preconfigurate che forniscono già ambienti grafici come Cinnamon, Enlightenment, LXDE, Mate o Xfce. L’installazione di base è composta interamente da software libero ad esclusione di alcuni repository opzionali contenenti software proprietario forniti ufficialmente.

 

SOURCEomgubuntu.co.uk
Scrivere la biografia è la cosa che mi spaventa di più, ma proviamoci. Sono un viaggiatore incallito appena ho un momento prendo e scappo via, porto sempre con me una fotocamera e una lente super wide magari anche fish-eye. Quando vedete il mio nome significa che si sta parlando di wearable, fotografia, Linux o di tastiere meccaniche, che acquisto in maniera compulsiva. Profondo sostenitore che i switch migliori non esistono vago per il web alla ricerca di nuovi mondi inesplorati [click].